BATTERI – VIRUS – FUNGHI E PARASSITI
Risposta immunitaria nella patologia umana: infezioni causate da batteri, virus, funghi e parassiti.
A metà del XIX secolo divenne chiaro che i microrganismi potevano causare diverse malattie. A quel tempo, tuttavia, non era possibile un trattamento efficace; la prevenzione e la diffusione delle malattie infettive dipendevano esclusivamente da adeguati mezzi igienici. All’inizio del XX secolo furono sviluppate procedure di vaccinazione passiva e attiva contro alcuni di questi MICRORGANISMI PATOGENI per prevenire le malattie in questione (rabbia, difterite, tetano, ecc.). Grazie alla scoperta dei prodotti chimici antimicrobici e degli antibiotici, il pericolo di malattie infettive sembrava essere ridotto al minimo. I programmi di vaccinazione su larga scala contro le malattie infantili (difterite, pertosse e poliomielite), avviati all’inizio degli anni ’50, hanno fatto sperare di riuscire finalmente a sradicare queste malattie dal pianeta. Questo approccio ha avuto successo per il vaiolo (1980). Tuttavia, sono emerse nuove malattie infettive [ad esempio, Legionella, VIRUS DELL’IMMUNODEFICIENZA UMANA (HIV), Helicobacter, SARS, ecc.] e sono stati necessari nuovi vaccini e antibiotici. Inoltre, a causa delle cure mediche intensive con antibiotici e farmaci immunosoppressori, le infezioni ospedaliere rappresentano un problema crescente. Batteri finora ritenuti innocui stanno causando INFEZIONI OPPORTUNISTICHE nei pazienti immunocompromessi. Gli agenti patogeni hanno sviluppato resistenza a molti antibiotici e talvolta non sono disponibili antibiotici efficaci per trattare questi pazienti.
La diagnosi di laboratorio della malattia infettiva
I test di laboratorio possono identificare i microrganismi in modo diretto (p. es., visivamente, usando un microscopio, facendo crescere il microrganismo in coltura) o indiretto (p. es., identificando gli anticorpi diretti contro il microrganismo). In generale i tipi di test includono:
- Microscopia
- Coltura
- Test immunologici (test di agglutinazione come agglutinazione su lattice, test immunoenzimatici, Western blot, test di precipitazione e test di fissazione del complemento)
In linea di massima la coltura è lo standard di riferimento per l’identificazione dei microrganismi, tuttavia in alcuni casi i risultati possono essere disponibili solo dopo giorni o settimane, e non tutti i patogeni possono essere coltivati, in tali casi risulta dunque utile il ricorso a test alternativi.